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Sticker Art: l’arte dell’adesivo

La Sticker Art è l’arte, appunto, di attaccare adesivi personalizzati per lo più nelle strade. È una forma di street art molto diffusa negli ultimi anni specialmente al di fuori dell’Italia, in Inghilterra e soprattutto negli Stati Uniti. Gli adesivi vengono incollati ovunque nella città per diffondere il messaggio o l’immagine che vi è sopra.

La storia della Sticker Art

A metà degli anni Ottanta le bombolette spray vengono sostituite (momentaneamente) dagli stickers e diventano una nuova forma di street art e comunicazione. La diffusione viene aiutata principalmente da Obey, già allora conosciuto nell’ambiente e oggi un brand di fama internazionale.
In un primo momento questa forma artistica aveva lo scopo di attirare per lo più l’attenzione mediatica e dal 1991 fino al 1995 gli stickers vengono utilizzati per il tag bombing, sempre allo scopo di attirare l’attenzione e diffondere la propria tag il più possibile.

Sticker art degli albori: Andre the Giant Has a Posse di Obey

Oggi vengono utilizzati per uno scopo sicuramente meno mediatico e per lo più pubblicitario o comunicativo.  Molti brand hanno scelto di creare stickers personalizzati per promuoversi e creare un effetto di “invasione” nelle città.

La sticker art oggi

Negli ultimi tempi gli stickers sono tornati ad essere utilizzati tantissimo.

Ogni giorno nelle città ne incontriamo uno. Ne è un esempio esaustivo Londra, chi l’ha visitata può confermare, specialmente in zone come Camden Town.
Per lo più ad oggi viene utilizzata dai brand di street wear o di qualunque altro genere a scopo promozionale. Si tratta di una forma di pubblicità mirata anche e soprattutto alla memorizzazione del logo.
Utilizzata anche da partiti politici e altre iniziative per affermare la propria presenza.
Attualmente, anche in Italia, la diffusione degli stickers avviene da parte di artisti che scelgono questo mezzo e le strade al posto delle tele e dei musei.

Scambio di stickers e curiosità

Da sempre, l’arte divide ma unisce allo stesso tempo. Molti artisti e amanti degli stickers scambiano i propri con altri, proprio come si faceva da bambini con le figurine adesive.
Invece di attaccarli su un quaderno personale, si sceglie di attaccare per le vie delle città anche gli stickers degli altri oltre che i propri.
Una sorta di aiuto e cooperazione che rende davvero speciale questa forma d’arte.

Perché scegliere gli stickers?

La Sticker Art ha sicuramente avuto un gran successo soprattutto grazie ai costi irrisori con cui è possibile realizzare un grosso quantitativo di adesivi.
Oggi ancora di più con le tecnologie che avanzano si può commissionare uno stock importante di stickers e oltretutto chiunque può farli realizzare ad un costo davvero basso.
In un primo momento negli Stati Uniti veniva utilizzata la carta adesiva dei servizi postali (la Label 228) che oltre ad essere facilmente reperibile in grosse quantità era anche adatta perché resistente alle intemperie. Gli adesivi oggi, come allora, vengono attaccati in ogni luogo della città, generalmente all’aperto, dove sono soggetti a piogge e quant’altro. Sarebbe un peccato farli rovinare troppo velocemente scegliendo una carta non adatta e poco resistente. Mai dimenticare questo dettaglio importantissimo: la qualità della carta.

Quali sono le immagini degli stickers?

Si tratta di un forma d’arte libera ed indipendente, quindi, non c’è alcun limite alle immagini che si possono stampare.
Molti scelgono di stamparci sopra le loro opere d’arte, parliamo di veri e propri disegni artistici di una bellezza incredibile al solo scopo di mostrarli a più persone possibile.
Clet Abraham, ad esempio, è uno dei più importanti esponenti della Sticker Art. Pittore e scultore francese famoso per aver reso originali dei classici segnali stradali applicandovi degli stickers creati appositamente. Sicuramente uno degli sticker più noto dell’artista è a forma di omino stilizzato che viene generalmente attaccato su un segnale stradale di Divieto di accesso, dando così l’idea di un omino che sorregge con un po’ di fatica la barra bianca del segnale.

Clet Abraham – Sticker art (Photo from milanofree.it)

Altri, più legati alle origini (vedi Obey) scelgono di stampare adesivi con la propria firma o tag, che possiamo dire essere il complementare su carta adesiva delle tag con le classiche bombolette, ma molto meno invasivo e molto più veloce. Hanno adottato questa tecnica brand molto importanti come Vans e Supreme che per lo più hanno regalato o fatto acquistare gli adesivi ai propri clienti come pezzi da collezione.

Una volta che si è compreso l’impatto di un adesivo e la sua velocità di applicazione e diffusione, qualche associazione benefica e anche politica hanno iniziato ad utilizzare questa forma di comunicazione per i propri scopi: la diffusione di un messaggio politico o per la sensibilizzazione su un dato argomento e molto altro ancora.
Come esempio in questo caso possiamo prendere gli adesivi Avis, per la sensibilizzazione alla donazione del sangue.

La Sticker Art è quindi una forma d’arte a tutti gli effetti. Che sia condivisa o meno è innegabile il suo potere e la sua forza comunicativa.
In Italia si conosce ancora poco e non viene sfruttata adeguatamente ma sta comunque prendendo piede. Stelleconfuse, ad esempio, è un noto sticker italiano che apprezza e diffonde quest’arte nel nostro paese, tra i tanti disegni che realizza uno in particolare colpisce di più: sugli stickers vengono stampati degli alberi verdi con tantissime foglie al fine di sensibilizzare sulla necessità di avere più spazi verdi all’interno delle città.

Esistono tantissimi progetti da portare avanti, molti dei quali davvero interessanti.

Photo by Rohan on Unsplash