Futura compie 90 anni e si conferma la regina delle font

Futura, l’iconica font, compie 90 anni; e si conferma essere unica nel suo genere. Non tutte le font possono vantare, infatti, lo sbarco sulla luna, apparizioni in numerose locandine di film, pubblicazioni storiche su riviste iconiche e l’abbinamento ad uno dei movimenti di arte e design più influenti mai esistiti.

Futura fu creata nel 1927 dal tipografo Paul Renner, commissionata dalla fonderia Bauer Type. Da quel lontano giorno di 90 anni fa, ne ha fatta di strada prendendo parte a molti dei momenti salienti della storia dell’occidente.

Futura e Bauhaus, quale collegamento?

Il design di Futura da subito è stato associato a quello della scuola d’arte tedesca Bauhaus e alla sua originale filosofia e visione del mondo dell’arte, dell’architettura, del graphic design e della tipografia.

Bauhaus aveva come scopo quello di portare l’arte nel mondo reale basandosi sul modernismo e sul design di forme molto semplici. Funzionalità e razionalità alla base della vita degli oggetti comuni.

Futura e Bauhaus condividevano l’idea che una font moderna dovesse esprimere modelli moderni. Facendo ciò respinsero molti dei precedenti stili di design, catalogandoli come grotteschi. Fu una mossa di allontanamento dal segno pittorico e dai font del diciannovesimo secolo.

I cerchi geometrici semplici di questa font, i suoi triangoli e rettangoli eliminano tutto ciò che non è essenziale ed è meramente decorativo. Ciò ha reso Futura immediatamente popolare nel ventesimo secolo, un successo che continua ancora oggi.

Perché Futura è stata usata da cinema, fashion, musica e sport?

Semplice: perchè funziona bene sia nel testi stampati che in digitale, sia nei titoli che nel corpo del testo. Viene descritta come “la font più popolare del mondo”, anche perché è stata usata nei campi più disparati: dalle copertine degli album musicali, ai poster dei film (American Beauty, V for Vendetta e molti film di Wes Anderson perché in linea col suo amore per la simmetria), dalle riviste patinate alle automobili, dalla pubblicità alle Olimpiadi (Mosca 1980).

Neil Armstrong nel Luglio 1969 atterò sulla Luna lasciando una targa commemorativa scritta proprio con font Futura. Questo l’ha portata nel tempo ad essere la font preferita nei film ambientati nello spazio.

Chiaramente una font così accessibile e così di successo è stata usata trasversalmente: sia per cose positive che negative. Durante la Seconda Guerra Mondiale anche i Nazisti, infatti, usarono Futura per la propaganda nel magazine “die neue linie”, nonostante Paul Renner fosse un acerrimo nemico del regime.

Non è un’esagerazione quindi affermare che Futura ha fatto la storia tipografica del ventesimo secolo, attraversando gli eventi e uscendone sempre più iconica: un simbolo del suo tempo.